16 Dicembre 2013
ALLARME PER IL PREZZO DEL LATTE

“Per il prezzo del latte vaccino non si prospettano davvero buone notizie”. A parlare è Vinicio Savone, presidente provinciale di Coldiretti Frosinone ed allevatore che sottolinea precarietà, allarmismo e preoccupazione in forte aumento nelle stalle della Ciociaria e più in generale della nostra regione dove le imprese continuano a chiudere. Durante i lavori del recente consiglio regionale della nostra organizzazione – ha detto Savone – con il direttore Paolo De Cesare, abbiamo nuovamente sottolineato la necessità di avere risposte dall’assessorato agricoltura della Regione Lazio per quanto concerne la nostra ennesima richiesta di convocazione per il tavolo interprofessionale del settore“. In effetti, Coldiretti Lazio, proprio giovedì scorso ha nuovamente chiesto all’assessore alle politiche agricole della Regione Lazio, Sonia Ricci, la convocazione del tavolo con una nota firmata dal presidente regionale, David Granieri, e dal direttore Aldo Mattia. “Purtroppo siamo all’esasperazione – chiosa ancora Savone – lo scenario attuale evidenzia grandissime difficoltà delle  imprese del settore zootecnico. Si rende urgentissima la convocazione del tavolo interprofessionale istituito presso l’assessorato agricoltura della Regione Lazio. L’obiettivo di Coldiretti è tentare di ristabilire regole di concorrenza che tutelino la competitività delle imprese “Si assiste – aggiunge Savone – quasi inermi a comportamenti che sembra portino a corrispondere, per latte di dubbia provenienza, qualcosa come 54 centesimi per ogni litro conferito più iva mentre moltissimi allevatori laziali e ciociari,  tenendo fede a quanto in precedenza concordato a livello interprofessionale, continuano a riscuotere per ogni litro di latte conferito non più di 44 centesimi, sempre più iva. La situazione è davvero intollerabile e insostenibile poiché il problema non è solo di falsificazione dei leali rapporti di concorrenza ma anche il prevalere la regola del più forte a scapito della qualità visto che il latte arriva, come recentemente dimostrato con la nostra manifestazione al Brennero, da paesi che non hanno a che fare con il nostro dopo lunghi viaggi e con scarse assicurazione riguardo la salubrità e la provenienza. Le aziende così rischiano la chiusura e Coldiretti ancora una volta alza un grido d’allarme con la speranza che si convochi al più presto il tavolo senza dove nuovamente scendere in piazza. “D’altronde – conclude Savone – da quanto fatto emergere dall’Antritrust di recente - per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti oltre la metà va alla distribuzione commerciale, il 23 per cento all’industria di trasformazione e solo poco più del 10 per cento per remunerare il prodotto agricolo. Su questo anche in Regione si continua a riflettere poco”. Intanto lunedi’ 16 dicembre 2013, alle ore 16.30, presso la sede di via Madonna della Neve, si terrà una conferenza stampa per importanti novita’ organizzative.
 

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