16 Luglio 2013
Coldiretti alla Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale del Lazio

 Il Direttore di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia, ha presentato e discusso stamane, di fronte alla VII Commissione Consiliare della Regione Lazio, un documento contenente temi e proposte sul futuro e lo sviluppo dell’agricoltura nel Lazio.
“Mentre il Paese scivola sempre di più verso una recessione di cui non si intravede l’inversione di tendenza- ha detto nel proprio intervento il Direttore Aldo Mattia- l’agricoltura è il solo settore che, nel primo trimestre 2013, ha fatto segnare un aumento del valore aggiunto sia in termini congiunturali (+4,7 per cento) che tendenziali (+0,1 per cento), accompagnato nello stesso periodo da un aumento delle assunzioni dello 0,7 per cento, in netta controtendenza con l’andamento recessivo del Pil e degli occupati dell’industria e dei servizi”.

Per questo, tra i principali temi e le proposte contenuti nel documento presentato stamane, figurano la riattivazione urgente dell’ARSIAL (l’Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) che oggi si trova in una fase di amministrazione controllata per via della mancata approvazione dei bilanci degli ultimi due anni; la programmazione e la valutazione del nuovo PSR del periodo 2014-2020 anche attraverso un’apposita “cabina di regia” regionale dotata di adeguate risorse, strumenti e professionalità.  In tal senso potrebbe essere istituito, presso l’Agenzia Regionale, anche uno “sportello Europa agricola” sul modello di Europe direct.
Si fa urgente redigere il PSR per il periodo 2014-2020, visto che si tratta dell’unico strumento dotato di adeguate risorse a disposizione del settore per intraprendere crescita e sviluppo.
 Altro tema cruciale del documento, quello del bilancio, ovvero definire le priorità verso le quali indirizzare le poche risorse disponibili: i mercati degli agricoltori (farmer’s markets) rifinanziando adeguatamente la legge regionale n.28/08; le filiere portanti del nostro agroalimentare  e  quelle in crisi (es. settore bufalino); i Confidi agricoli per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese agricole; un fondo specifico per l’agricoltura in grado sia di alimentare i fondi rischi sia la partecipazione al capitale dei Confidi stessi; le emergenze fitosanitarie che possono colpire le produzioni importanti del Lazio come accaduto per il Kiwi.
E poi c’è la semplificazione. In tal senso occorre consolidare il rafforzamento delle funzioni attribuite ai Centri di Assistenza Agricola (CAA) come previsto dalla L.R. 13/2011 e dal successivo regolamento regionale n. 1 del 20 febbraio 2013. Per il latte bovino, la scadenza il prossimo 31 luglio dell’accordo sul prezzo del latte vaccino firmato lo scorso 20 febbraio, rende necessario riattivare con la massima urgenza le trattative di cui la Regione si è fatta sempre promotrice e garante.
Inoltre l’operatività delle leggi regionali. La Regione non ha bisogno di nuove leggi in materia agricola ed agroalimentare ma di “declinare” operativamente quelle esistenti che ad oggi sono rimaste meri dichiarati come nel caso della legge sui distretti agricoli ed agroalimentari di qualità: nessuno dei distretti programmati è partito nella sua operatività e concreta attuazione.  E poi la legge sull’“Agriturismo”, gli accordi di Filiera, la legge sugli OGM, quella su mercati di vendita diretta e KM 0.
 “In tempi come quelli attuali di scarse risorse disponibili, di crisi economica e sociale avanzata con riflessi importanti sul piano della crescita e dell’occupazione è di straordinaria importanza stabilire PRIORITA’ di intervento e azioni e TEMPI CERTI di realizzazione” ha concluso il Direttore di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia.

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