17 Dicembre 2014
SEMINARIO SULLA NUOVA PAC

“Quest’anno, prima di presentare le domande, è bene informarsi. È opportuno consultarsi con i nostri consulenti perché le novità sono tali e tante che è necessario aggiornare tutti i dati della propria azienda e, soltanto a verifica completata, avviare il procedimento burocratico”. È stata questa la principale delle raccomandazioni che il direttore della Coldiretti di Frosinone, Saverio Viola, ha rivolto agli oltre cento agricoltori che ieri hanno partecipato, ad Anagni, al seminario sulla PAC (Politica Agricola Comune) e sul PSR (Piano di Sviluppo Rurale) promosso per conoscere quali opportunità possano offrire tali strumenti all’imprenditoria agricola ciociara da oggi e fino al 2020. I lavori, aperti dal delegato provinciale di Coldiretti  Giovane Impresa, Danilo Scenna, hanno avuto come momento centrale la relazione di Andrea Fugaro, responsabile PAC Coldiretti Lazio. Fugaro ha sottolineato in particolare il punto relativo ai nuovi requisiti per poter accedere ai contributi. Tra questi emerge – ed è certamente il più significativo – il requisito del cosiddetto . Una definizione che sta a significare come da oggi gli aiuti comunitari saranno destinati esclusivamente a coloro che svolgono realmente attività agricola e che di questa vivono, escludendo soggetti diversi come banche e assicurazioni che, anche nel recente passato, hanno percepito contributi per il solo fatto di essere anche proprietari terrieri. “Nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale – ha spiegato Andrea Fugaro – cambia la misura diretta a favorire l’insediamento dei giovani agricoltori con un premio che passa dagli attuali 40.000 euro a 70.000 euro. Cambia anche l’incentivo agli investimenti se effettuati da giovani agricoltori, passando dal 50 al 60% dei costi ammissibili”. “Oggi ciascun imprenditore ha necessità di una consulenza a misura della propria azienda. Solo così è possibile sfruttare le opportunità della nuova PAC e del nuovo PSR e questa è la ragione per cui stiamo sempre più professionalizzando i nostri servizi. Ciò che più gratifica – ha concluso Viola – è il riconoscimento del vero agricoltore come unico soggetto titolato a percepire aiuti e integrazioni al reddito. Chi vive di altro, chi ha altrove il suo reddito principale, come qualche aeroporto italiano, dovrà dire addio ai contributi Ue. Le integrazioni andranno esclusivamente a chi ricava il proprio sostentamento dal lavoro della terra”.

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