“I costi a carico degli agricoltori sono aumentati del 3,9% rispetto al 2009. Anche su questi dati credo opportuno porre in essere una riflessione”. Ad affermarlo Gianni Lisi che commenta i dati Ismea relativi al mese di ottobre. “In Ciociaria continua a sentirsi la crisi anche nel settore primario – ha detto ancora Lisi – Registriamo, tramite i nostri uffici, ogni mese continua lamentele circa l‘aumento dei prezzi e ora, grazie ad Ismea, le preoccupazioni purtroppo diventano certezze. Un vero e proprio boom dei prezzi si registra per i mangimi, rincarati del 13,6 per cento. Più leggero l’aumento per i prodotti energetici (+4,6%, con punte del 5,3% per la voce energia elettrica e del 5,1% per i carburanti). In controtendenza il capitolo degli animali da allevamento, i cui prezzi sono diminuiti dell'1,8% rispetto all'analogo periodo del 2009. Per i concimi si rileva poi un aumento dello 0,7% su base tendenziale, attribuibile in particolare ai rincari degli azotati e dei fosfatici. Per le restanti voci di spesa, antiparassitari, salari, sementi, spese per assicurazioni e emolumenti a terzi, non si registrano variazioni di rilievo, ad eccezione dei salari e delle sementi che evidenziano una crescita su ottobre 2009 rispettivamente del 2% e del 1,5%. Insomma continua il periodo nero e diventano sempre più importanti le riforme strutturali per le imprese che scontano un trend particolarmente negativo e che continuano a reclamare attenzioni diverse dalle Istituzioni. Coldiretti ha da tempo predisposto una serie di punti per i quali attende risposte certe e determinate. Anche le condizioni atmosferiche dell’ultimo periodo tengono in ansia gli imprenditori agricoli. Se l’intensificarsi dei fenomeni temporaleschi allarma le aree già colpite dalle alluvioni, nelle campagne della provincia di Frosinone è forte la preoccupazione perchè nei campi bagnati non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni ed a rischio c’è sopratutto - conclude il direttore della Coldiretti Gianni Lisi - la semina del grano, ma difficoltà si registrano anche per la raccolta delle olive, l’invasatura delle piante nei vivai e lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni nelle zone di allevamento”.
9 Dicembre 2010
LISI: ANCORA AUMENTI DEI COSTI PER GLI IMPRENDITORI AGRICOLI