
Maria Beatrice Ranucci, Presidente di Coldiretti Viterbo
“I miei migliori auguri di buon lavoro a nome mio e di tutta la federazione provinciale di Coldiretti al nuovo prefetto di Viterbo, Sergio Pomponio”. Così la presidente di Coldiretti Viterbo, Maria Beatrice Ranucci, sull’insediamento del neo Prefetto Sergio Pomponio, che succede a Gennaro Capo.
Nato ad Avellino sessantadue anni fa, una laurea in Giurisprudenza, Pomponio è stato coordinatore del Gruppo Interforze per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nei lavori delle Grandi Opere, tra il 2015 e il 2016 a Lodi e nel 2000 a Bergamo. Oltre alla prefettura di Bergamo dal 1991 al 2022 ha prestato servizio anche presso quella di Lodi, Venezia, Pavia e Parma. Dal 2022 ha ricoperto il ruolo di Prefetto a Lecco, incarico che lascia per Viterbo.
“La ricchezza di esperienze maturate in territori tanto diversi – prosegue Ranucci – sarà un valore aggiunto per la nostra provincia. Siamo certi che saprà ascoltare il mondo agricolo e le sue istanze, diventando un punto di riferimento per cittadini e istituzioni, in continuità con la tradizione di attenzione e dialogo che contraddistingue la Prefettura di Viterbo”.
Nello stesso tempo Coldiretti provinciale esprime gratitudine al prefetto uscente Gennaro Capo, che dal 2023 ha guidato la Prefettura di Viterbo e ora assume il prestigioso ruolo di direttore centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. “Grazie al prefetto Capo per l’ascolto, la disponibilità e la collaborazione dimostrate in questi due anni – conclude Ranucci –. Gli auguriamo pieno successo nel nuovo incarico, certi che continuerà a distinguersi per competenza e sensibilità istituzionale”.
Sulla stessa linea il direttore di Coldiretti Viterbo, Andrea Marconi, che sottolinea: “Il settore agricolo del nostro territorio ha bisogno di interlocutori sensibili e presenti. Conoscendo il percorso del prefetto Pomponio, siamo convinti di poter avviare fin da subito una collaborazione proficua per affrontare temi cruciali come la sicurezza delle campagne, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo delle filiere locali”.