Ieri pomeriggio c’è stata la presentazione dei componenti del tavolo prefettizio presieduto dal prefetto Giovanni Bruno, al quale hanno partecipato Danilo Attard Barbini dell’istituto superiore di sanità, Pietro Paris e Dania Esposito dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il colonnello Marco Avanzo del comando del gruppo carabinieri forestali di Viterbo, Giuseppe Paduano del dipartimento dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile, Cinzia Morgia del consiglio per la ricerca in agricoltura e Leonardo Varvaro dell’Università degli studi della Tuscia, insieme ai sindaci dei comuni del lago di Bolsena e del lago di Vico, il presidente della provincia Pietro Nocchi, le organizzazioni professionali di categoria e alcune associazioni di cittadini. Presenti anche il deputato Mauro Rotelli, la consigliera regionale Silvia Blasi e l’assessore allo sviluppo economico del comune di Viterbo Alessia Mancini.
“Il tavolo – sottolinea il Presidente della Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici – dovrà servire a fare finalmente luce e chiarezza in una situazione di paura ed incertezza che è stata creata tra i cittadini ma che, in realtà, deve essere fortemente ridimensionata, viste le ordinanze iper restrittive sull’uso di fitofarmaci già presenti sul territorio, visti i controlli serrati delle autorità, viste le tecniche a basso impatto ambientale già ampiamente utilizzate dagli agricoltori della Tuscia, visti i numerosi corsi onerosi cui si sottopongono gli imprenditori agricoli per minimizzare e razionalizzare l’uso dei fitofarmaci e visti i dati ambientali ufficiali che ogni giorno danno risultati sempre migliori sulla qualità dell’aria nella Tuscia; è triste vedere strumentalizzato così tanto il duro lavoro di imprenditori agricoli, che da sempre per primi sono i veri tutori del paesaggio; ho avuto un grande conforto nel sentir dire, all’inizio dell’incontro, che non eravamo al tavolo per parlare di nocciole, ma di discorsi più seri ed ampi”.
“L’agricoltura – prosegue il Direttore di Coldiretti Viterbo Alberto Frau – è già ormai fortemente lanciata verso un impiego sempre più modesto di prodotti di sintesi e credo che il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare sia sempre più green; in particolare la Tuscia ha un numero altissimo di aziende biologiche ed i produttori, viste le annate nefaste dal punto di vista climatico che hanno fortemente condizionato le produzioni, evitano di spendere ulteriormente risorse e di aumentare le spese aziendali acquistando prodotti chimici, al fine di non compromettere il bilancio aziendale, come risulta anche dai dati ufficiali relativi al commercio di tali sostanze nell’anno in corso e in quello passato; ma c’è anche un indicatore biologico importante sulla qualità dell’ambiente, che sono le api; la Tuscia, grazie alla sua straordinaria biodiversità ambientale, alla pluralità delle colture presenti nella provincia e alla qualità dell’ambiente, garantisce la principale produzione di miele a livello regionale (dei 40.000 alveari censiti nel Lazio, più della metà sono nella Tuscia), segnale inequivocabile che il territorio viterbese è tra i meno inquinati d’italia e che tutti insieme si sta lavorando per un ambiente sano; chi getta fango e crea fantasmi, inseguendo nemici inesistenti, fa un danno economico spaventoso al territorio”.
18 Giugno 2019
Coldiretti Viterbo: fitofarmaci, tavolo prefettizio faccia chiarezza su un tema fortemente strumentalizzato.