10 Aprile 2020
COLDIRETTI VITERBO: SEMPLIFICARE I VOUCHER AGRICOLI DURANTE IL COVID-19

La Commissione Bilancio del Senato ha ritenuto improcedibile l’emendamento per la reintroduzione dei voucher, nell’ambito dei lavori per la conversione del dl Cura Italia. La proposta di una semplificazione dell’ utilizzo dei voucher in agricoltura è fortemente sostenuta da Coldiretti che, tenuto conto dell’integrazione sistemica dei lavoratori che potrebbero utilizzare questo strumento, sta cercando di garantire la produzione agricola del Paese.
E’ innegabile che il comprato agricolo stia resistendo alle difficoltà delle circostanze dettate dal Covid-19, in maniera esemplare. “Le aziende agricole non si sono fermate un attimo da quando sono state attivate tutte le limitazioni per arginare il virus” afferma il Presidente Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici “Tutti coloro che dovevano trasportare derrate alimentari, occuparsi delle stalle, continuare a curare i campi si sono adattati alle indicazioni dei DPCM con non poche difficoltà. Ma riuscire a mantenere gli standard pre-Covid senza avere gli strumenti per lavorare diventa pressoché impossibile”.
“Quello che richiediamo è un intervento ad hoc per la circostanza che, tramite uno strumento già a conoscenza dei datori di lavoro, possa in questo momento emergenziale attutire la mancanza di braccianti in campo” insiste Pacifici “Nella grande distribuzione, i forti rallentamenti di questi giorni si stanno facendo sentire e, a breve, saranno evidenti sugli scaffali dei supermercati”.
Sui campi, ad oggi, manca all’ appello quasi il 25% della manodopera; gran parte dell’ apporto lavorativo proviene dall’ estero con una presenza stimata intorno ai 370mila stagionali, bloccati con la chiusura delle frontiere. La soluzione può essere, quindi, una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università, attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne.
Il coinvolgimento dei braccianti, in gran parte non impegnati a lavorare durante l’inverno, è fondamentale nel comparto ortofrutticolo nell’ attuale e nelle prossime stagioni, lo sarà successivamente nel periodo delle vendemmia e così, a seguire. Dall’ altra parte non è dato sapere quando l’emergenza Covid-19 cesserà. L’ agroalimentare italiano sostiene una buona parte di quel Made in Italy che ha permesso all’ Italia di classificarsi al primo posto a livello comunitario per numero di imprese e valore aggiunto grazie ai primati produttivi, dal grano duro per la pasta al riso, dal vino a gran parte dei prodotti ortofrutticoli ma anche per la leadership nei prodotti di qualità come salumi e formaggi. Non è un settore che può, in sostanza, rimanere indietro.
“Chiediamo, quindi, al Governo di riammettere l’emendamento nell’ambito della discussione Parlamentare in un clima di collaborazione delle forze politiche nell’interesse generale” conclude il Presidente Coldiretti Viterbo “poiché vogliamo continuare a garantire il cibo sulle tavole delle famiglie italiane”.

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