6 Luglio 2010
MOBILITAZIONE


LA MOBILITAZIONE NAZIONALE DELLA COLDIRETTI ALLE FRONTIERE.

Presidiati i valichi alpini – folta partecipazione dei viterbesi

 Dalle ore 8,00 di martedì 6 luglio gli imprenditori della Coldiretti hanno attivato il presidio al Valico del Brennero, dando il via alla due giorni di mobilitazione che vede Coldiretti impegnata a difendere il “made in Italy” agroalimentare dalle importazioni di materie prime dall’estero, destinate a diventare ingredienti di prodotti che vengono poi spacciati per “Made in Italy” ma che non dovrebbero essere considerati come tali. Oltre al Brennero sono state attuate importanti iniziative anche agli altri valichi alpini che hanno portato  “all’intercettazione” di mezzi di trasporto per poi accompagnarli fino agli stabilimenti di destinazione, dove d’incanto acquisteranno l’ambita etichetta del “Made in Italy”. Le ragioni della mobilitazione in difesa del progetto “Per una Filiera Agricola Tutta Italiana” e sullo stato di congiuntura che vive oggi l’agricoltura italiana (che paradossalmente, invece, potrebbe divenire l’autentico motore della ripresa economica nazionale) – commentano il Presidente ed il Direttore di Coldiretti Viterbo Leonardo Michelini e Gabriel Battistelli -  sono state espresse con chiarezza a Roma, nel corso dell’Assemblea Nazionale del 2 luglio al Palalottomatica, dal Presidente Confederale di Coldiretti Sergio Marini: le difficoltà delle imprese agricole sono il frutto di quelli che sono i due furti ai quali sono sottoposte giornalmente le nostre imprese: il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente messo in commercio, come italiano, il cibo proveniente da chissà quale parte del mondo ed il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Attraverso il valico del Brennero giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri all’anno, ma anche migliaia di cosce di maiale da trasformare in prosciutti, pomodori ed altri prodotti destinati a finire in tavola senza alcuna informazione ai consumatori che si ritrovano………...con la mozzarella blu.

Il primo mezzo intercettato alla frontiera del Brennero è stato una autocisterna di latte diretta allo stabilimento Francia di Sonnino, in provincia di Latina. La vettura è stata scortata dal Brennero dalla staffetta Coldiretti, alla quale, in prossimità di Orte si sono aggiunte auto dell’organizzazione con a bordo telecamere di Televita che farà interviste e riprese in diretta che saranno messe a disposizione del pubblico sul sito: www.pixeltv.it. “Una giornata all’insegna della trasparenza – afferma il direttore di Coldiretti Viterbo Gabriel Battistelli – in un momento in cui la Coldiretti Laziale è impegnata nella trattativa per il prezzo del latte. E’ triste vedere come lo scempio delle nostre imprese avvenga in maniera così palese ed è avvilente che i consumatori in maniera assolutamente inconsapevole siano vittime e carnefici nello stesso tempo. E’ divenuto oramai indispensabile – conclude Battistelli - l’obbligo dell’etichettatura su  tutti i prodotti destinati all’alimentazione.”

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