Coldiretti, in 15 mila al Palalottomatica per l'assemblea nazionale
“La filiera agricola tutta italiana...vince il Paese vero”
Dopo una serie di incontri sul territorio il giorno dell’assemblea nazionale è arrivato. Coldiretti, a distanza di un anno, torna a Roma per confrontarsi su quanto è stato fatto – ed è davvero molto – dopo il lancio, il 30 aprile 2009, del progetto “Per una Filiera Agricola tutta Italiana”: luogo dell’assemblea è, oggi come già lo scorso anno, il Palalottomatica di Roma. L’Assemblea Nazionale della Coldiretti si aprirà domani, venerdì 2 luglio alle 9 con la relazione del presidente Sergio Marini “La filiera agricola tutta italiana...vince il Paese vero”. Sono previsti gli interventi del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, del Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan, del Ministro del lavoro Maurizio Sacconi e del Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. I lavori saranno aperti dai saluti del segretario generale della Cei mons. Mariano Crociata, del sindaco di Roma Gianni Alemanno, del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini e dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. “La nostra organizzazione, afferma Leonardo Michelini, presidente della Coldiretti di Viterbo, rappresenta l’economia reale, quella vera. Ecco il motivo del titolo dell’assemblea “vince il Paese vero”. Coldiretti è l’unica Organizzazione che ha un progetto e la forza per orientare e per tracciare un percorso coerente e senza contraddizione perché siamo un’organizzazione di imprese e di persone che va oltre la rappresentanza. Ci battiamo per i diritti e tra questi si sono l’etica, la trasparenza del mercato, la difesa del territorio, l’economia reale e non la finanza. Tutti valori che –conclude Michelini - la società ci riconosce e con i quali in assemblea ci confronteremo”.“Sarà l’occasione non per una celebrazione o per un incontro rituale – dice Gabriel Battistelli, direttore della Coldiretti di Viterbo- ma per fare il punto sul progetto lanciato poco più di un anno fa, della costruzione della filiera tutta agricola e tutta italiana, valutando quello che si è già costruito e quello che deve essere messo in campo per completare il quadro e cominciare a dare alle imprese agricole italiane le prime significative risposte. Dal percorso di aggregazione dei Consorzi Agrari, alla costituzione di una nuova rappresentanza del mondo cooperativo attraverso UNCI-Coldiretti, dal processo di accreditamento dei punti vendita e dei mercati di Campagna Amica, dagli accordi messi in atto con importanti realtà economiche nel settore alimentare, energetico e della distribuzione, dove la parole d’ordine è comunque quella del reddito alle imprese attraverso la valorizzazione vera e concreta del prodotto italiano e delle sue peculiarità. Dalla nostra provincia saranno centinaia i soci che prenderanno parte all’incontro nazionale, e saranno fortemente motivati a fornire un ulteriore spinta in avanti sul cammino avviato a testimonianza della condivisione di un progetto che riesce a coinvolgere il mondo della produzione, della trasformazione e dei consumatori, all’insegna della trasparenza, della filiera realmente “made in Italy”. Noi nelle nostre scelte e nel nostro percorso - continua Battistelli - ci mettiamo la faccia, esattamente come vogliamo fare sui nostri prodotti che non sono materia prima agricola, ma cibo. E’ per questo motivo che diventa “vitale” accelerare sull’obbligo di indicare l’origine in etichetta. Parlare di cibo, e legarlo al luogo in cui viene prodotto ci impone di qualificare il nostro territorio e ci consegna un ruolo sociale fondamentale. Questo nostro percorso economico nasce per rafforzare la capacità competitiva delle imprese agricole, superando le debolezze strutturali. La gente non ci riconosce soltanto per il fatto che produciamo grano, ma soprattutto perché ci battiamo tutti i giorni per l’origine in etichetta, per costruire un corretto rapporto con i cittadini per un consumo di prodotti sani e genuini al giusto prezzo. Ci riconosce questi valori che vanno oltre l’economico e che non sono misurabili in Pil ma che rappresentano i valori immateriali della nostra agricoltura e che con il nostro progetto per il Paese devono tradursi in redditività per l’impresa agricola". I lavori dell’assemblea Coldiretti quest’anno coincidono con i festeggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia e la ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di Paolo Bonomi, fondatore della Coldiretti, per l’occasione sarà aperto dalle 9,00 il Salone dell’ “Innovazione nella tradizione” dove per la prima volta saranno mostrati casi esclusivi della dinamicità dell’agroalimentare italiano che in pochi anni da una economia di sussistenza ha saputo conquistare primati mondiali e diventare simbolo e traino del Made in Italy.