Protesta pastori: un piccolo passo avanti
“ Dopo le delusioni dei giorni scorsi per le non risposte ottenute dal Ministro si accende un barlume di luce nella vicenda della pastorizia laziale”. È quanto afferma la Coldiretti di Viterbo nell’apprendere che nella prossima settimana l’Assessore Regionale all’Agricoltura Angela Birindelli ha convocato il tavolo della filiera ovicaprina per discutere e soprattutto per provare a trovare alcune soluzioni alla grave crisi che attanaglia uno dei settori vitali dell’agricoltura viterbese. “Si tratta – continua la Coldiretti – di un atto di grande responsabilità e di un passo importante in un momento in cui la situazione del comparto è molto grave. E’ scomparso quasi un allevamento di pecore su tre negli ultimi dieci anni in Italia, dove la crisi in atto rischia di decimare irrimediabilmente i circa 70mila allevamenti sopravvissuti che svolgono un ruolo insostituibile per l’ambiente, l’economia, il turismo e la stabilità sociale del territorio. Negli ultimi cinque anni la remunerazione del latte ha seguito un trend negativo e per migliaia di aziende i ricavi sono risultati inferiori ai costi. L’allevamento ovicaprino - ricorda Coldiretti - è un’attività che, concentrata nelle zone svantaggiate, è ad alta intensità di manodopera. Il settore ha registrato un incremento dei costi, in particolare per il combustibile, l’elettricità e i mangimi, determinando una ulteriore pressione sul comparto che già versa in una situazione critica sul piano della competitività. Oggi la mungitura di una pecora vale molto meno di una tazzina di caffè e questa situazione è ulteriormente aggravata dalla crescente importazione nell’Unione Europea di latte e di carne ovina che riduce il mercato del prodotto nazionale. Ci auguriamo, termina la Coldiretti di Viterbo, che dall’incontro possano scaturire proposte di soluzione con la tempestività e lo stesso spirito costruttivo dimostrato per i settori del latte bovino, del kiwi, delle castagne che rappresentano eccellenze del nostro territorio”.
“Vogliamo infine dissociarci – affermano i vertici provinciali della Coldiretti di Viterbo – da quanto uscito su un quotidiano locale che, prendendo spunto da un nostro comunicato, ha usato definizioni non proprio garbate sull’assessore Birindelli. Ci piace rimarcare il nostro ruolo di forza sindacale e sociale indipendente che, sempre con garbo ed educazione si attiva per il bene delle imprese associate e dell’intera società. Certe affermazioni non solo non ci appartengono ma offendono la nostra voglia di trasparenza, correttezza e confronto costruttivo”.