Il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, è intervenuto in Commissione Bilancio per portare all’attenzione del Consiglio regionale le priorità più urgenti per l’agricoltura del Lazio, con un focus su redditività, Pua, tutela delle produzioni e rafforzamento delle filiere locali e l’abolizione delle commissioni agrarie.
“Nel complesso condividiamo l’impianto della proposta di legge di stabilità – spiega Granieri - soprattutto nelle parti dedicate ai settori olivicolo e vitivinicolo. Tuttavia riteniamo necessario intervenire su ulteriori ambiti strategici, per rafforzare il supporto alle imprese agricole e superare le attuali frammentazioni normative. L’obiettivo è garantire una programmazione più efficace e strumenti realmente utili alla competitività del comparto”.
Tra i punti segnalati da Coldiretti Lazio rientrano la scelta di procedere con l’abolizione delle Commissioni Agrarie, organi ormai privi di effettiva funzione rispetto alle esigenze attuali del settore. Tali commissioni, nate per validare i PUA, si sono nel tempo trasformate in un onere burocratico per comuni e agricoltori. Il PUA va reso uno strumento chiaro e funzionale agli investimenti delle aziende.
In quest’ottica, Coldiretti ha chiesto anche un percorso concreto di semplificazione amministrativa, a partire dal sistema del Super CAA, per ridurre adempimenti e passaggi burocratici, che oggi rallentano scelte e investimenti delle imprese. “Non possiamo chiedere alle aziende di innovare ed investire – aggiunge Granieri – se allo stesso tempo le costringiamo a muoversi in un labirinto di autorizzazioni e procedure ridondanti”.
Coldiretti Lazio sottolinea la situazione critica che sta attraversando il comparto ovicaprino, aggravata dal rischio di ulteriori ribassi del prezzo del latte e dai danni subiti dalle aziende durante l’estate.
“Il Pecorino del Lazio è un pilastro identitario ed economico – spiega Granieri – ma oggi gli allevatori devono essere rassicurati, occorrono strumenti rapidi per ristabilire equilibrio nella filiera e tutelare il reddito delle aziende, importante sarà l’incremento del fondo nazionale indigenti per stabilizzare i prezzi di mercato”.
La Federazione regionale di Coldiretti ha, inoltre, ribadito la necessità di potenziare il piano assicurativo nazionale, rendendo strutturale il sostegno pubblico alle polizze agevolate contro eventi climatici e fitosanitari, con un incremento regionale del contributo. “Il clima è ormai il principale fattore di rischio. Senza un sistema assicurativo forte e accessibile – prosegue Granieri – non c’è futuro per le imprese agricole del territorio”.
Nel corso dell’audizione, Coldiretti Lazio ha chiesto il rifinanziamento della Legge regionale n. 10/2009 per rilanciare progetti di educazione alimentare nelle scuole, nelle mense e nei servizi di ristorazione collettiva. “È il momento di valorizzare i prodotti freschi, locali e di qualità anche nei luoghi più sensibili come scuole e ospedali, sostenendo filiere corte e alimentazione sana”.
Coldiretti Lazio ha inoltre chiesto il rifinanziamento della Legge regionale 28/2008, dedicata alla vendita diretta e alle filiere locali. È una legge che funziona e che va riattivata. Sostenere nuovi mercati contadini e punti di vendita diretta significa rafforzare il rapporto tra produttori e cittadini, aumentare la tracciabilità e ridurre l’intermediazione.