Dopo una giornata di presidio iniziata alle tre del mattino del 18 maggio alla Centrale del latte di Roma, COLDIRETTI ottiene un risultato storico: la riapertura delle trattative sul prezzo del latte.
La giornata è iniziata a notte fonda, con l’arrivo di circa 300 imprenditori agricoli e allevatori dalla provincia di Viterbo e ha visto, dopo una lunga trattativa, l’ottenimento di un risultato storico a seguito del confronto tra l’Organizzazione sindacale più rappresentativa a livello nazionale ed europeo e l’azienda Parmalat. Questo è potuto avvenire grazie all’importante azione che Coldiretti a livello regionale e nelle cinque province del Lazio, ha saputo mettere in campo; una concertazione dove la Coldiretti ha rivendicato e fatto valere il diritto alla piazza. In maniera responsabile e civile la manifestazione di oltre 2.000 agricoltori ha registrato la solidarietà delle forze politiche e la condivisione di un progetto che evidenzia la territorialità delle nostre produzioni ed, in particolare in questo caso del latte, un elemento genuino, il primo alimento nutritivo che ci accompagna dalla nascita e per tutta la vita .
Dopo gli interventi che si sono succeduti nel corso di tutta la mattinata da parte del Presidente Regionale Coldiretti, Massimo Gargano, del Direttore Regionale Aldo Mattia, dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Pietro Di Paoloantonio, dell’ Assessore Regionale all’Agricoltura Francesco Battistoni e del Sindaco di Roma Alemanno, una delegazione degli allevatori guidata dai dirigenti Coldiretti e accompagnata dal sindaco Alemanno e dall’Assessore Battistoni, è stata ricevuta dalla direzione della Centrale del Latte. Nel lungo colloquio è emersa con forza la posizione di Coldiretti a tutela e salvaguardia delle imprese del territorio, della valorizzazione e della distintività delle nostre produzioni, coniugate con la redditività delle imprese.
“Non possiamo - afferma il Direttore di Coldiretti Viterbo, Gabriel Battistelli - pensare che le nostre imprese continuino a produrre in perdita: il prezzo pagato per un litro di latte oggi non copre i costi di produzione e questa è una situazione insostenibile che rischia di compromettere la sopravvivenza di oltre di 2.000 imprese sul territorio laziale”.
“L’apertura di un nuovo tavolo di trattative - afferma il Presidente di Coldiretti Viterbo, Leonardo Michelini - è un primo segnale, un piccolo ma importantissimo segnale di apertura della Parmalat; segnale che dimostra come una grande forza di rappresentanza quale è la Coldiretti sia in grado di tutelare gli interessi e il reddito delle proprie imprese. Un segnale importante anche per la cooperazione perché dimostra che quanto affermato nei giorni scorsi circa la mancanza di una seria e costruttiva contrapposizione sia legata all’assenza di un progetto per le imprese. Anche questa grande vittoria -conclude Michelini - è un ulteriore tassello verso il grande progetto di Coldiretti di “Una filiera agricola tutta italiana” ma soprattutto firmata dagli agricoltori, quegli stessi agricoltori che oggi hanno rafforzato il potere e la forza sindacale della nostra grande Coldiretti”.
L’impegno preso tra le parti è di un primo incontro per mercoledì 26 maggio e la conclusione entro 30 giorni da oggi con un prezzo che renda la dignità e la redditività a chi crede nel valore dell’impresa del territorio, nel territorio e per il territorio. L’eventuale esito negativo della trattativa rimetterà in moto la macchina e torneranno a sventolare in piazza le bandiere gialle di Coldiretti.
18 Maggio 2010
VERTENZA LATTE